Manuale di sopravvivenza al Grande Reset: Tecniche di Deprogrammazione Neurolinguistica
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Autore: Davide Cenci
Editore: SFD Edizioni
Data di pubblicazione: 2022
EAN13: 978-2958515614
Formato: libro cartaceo
Pagine: 185
Lingua: Italiano
Genere: Attualità, Motivazione
“Quando sono in mare da solo e con la mia tavola da surf sotto di me, guardo la linea
dell’orizzonte per decine di minuti, aspettando di intravedere il profilo di un onda formarsi. Si deve
saper aspettare in mare come nella vita e conoscere il più possibile il posto per poter prevedere
dove si formerà l’onda. Più conosci dove ti trovi e più possibilità hai di essere nella giusta
posizione e nel miglior momento possibile. Il Surf in fondo è questo, ti alleni ad essere nel
momento giusto, nel posto giusto e ti insegna tutti i giorni ad avere pazienza, ad aspettare la tua
paura, a controllare l’ansia e l’adrenalina, a valutare le vie di fuga e alla fine come affrontare il
problema, il tutto nel miglior modo possibile, cioè giocando”.
Questo è un piccolo estratto dall’introduzione del libro “Manuale di Sopravvivenza al Grande
Reset – tecniche di Deprogrammazione Neurolinguistica” dove l’autore paragona una situazione
particolare, uno sport estremo e le reazioni umane che ne conseguono, alla vita di tutti i giorni.
Quello che funziona e ci aiuta ad affrontare e superare un momento difficile, una nostra paura
durante una prestazione sportiva può essere applicato a qualsiasi altro momento di stress
quotidiano e di ansia. Questo sistema id analisi è un “metodo” che è conosciuto o meglio è stato
teorizzato, isolato già dagli anni settanta e si chiama Programmazione Neurolinguistica. Cioè
riuscire a capire perché una società, una persona o una teoria scientifica funzionano e ottengono
ottimi risultati rispetto ad un altro “metodo” che invece non funziona. Perché si è più efficienti ?
Quali condizioni determinano certi risultati. Questo è ciò che fa la p.n.l.
Sfruttando lo stesso principio ma invertendo i fattori si può risalire a cosa ci programma, perché
otteniamo certi benefici piuttosto che altri e su cosa basiamo le nostre scelte.
Una retroingegneria della programmazione per prendere coscienza del nostro cammino
individuale verso una libertà collettiva, una società migliore e responsabile.
Possiamo dividere il “Manuale di Sopravvivenza al Grande Reset – tecniche di Deprogrammazione
Neurolinguistica” in tre parti, con tre scopi ben precisi:
la prima parte del libro parla degli Shock informativi e reali degli ultimi due anni, ma non solo, del
sistema usato e del risultato ottenuto. Il modo in cui vanno affrontati e perché non dobbiamo
prendere troppo in serio una certa élite mondialista che non è né preparata nè potente come
vorrebbe farci credere, ma che esercita volenti o nolenti una terapia dello Shock su larga scala per
ottenere propri benefici in termini di potere e interessi economici. Nella seconda parte vengono
destabilizzate alcune vostre credenze, vengono demoliti i pilastri della società moderna, cioè la
scuola, la sanità e il lavoro attraverso delle facili e logiche analisi, delle ovvietà che quasi nessuno
prende in considerazione perché poco comode, verità poco confortevoli rispetto a delle bugie
estremamente rassicuranti. Il dopo shock è sempre destabilizzante, destrutturante e pieno di
incognite.
La terza ed ultima parte osserva l’arrivo conseguente delle nuove abitudini, ricostruisce la
percezione della realtà in quella che oramai viene accettata da tutti come la “Nuova Normalità”.
Come prepararsi, cosa sfruttare, quali punti fermi utilizzare e quando uscire allo scoperto sono le
grandi domande a cui avrete più che una risposta, avrete la vostra risposta. Non esiste una teoria
universale ne una risposta valida per tutti, quello che si deve fare se si vogliono ottenere dei
risultati, se si vuole essere magari anche relativamente efficienti nel proprio cammino, è farsi le
giuste domande concentrandosi sulla soluzione e non sul problema.
In questo splendido gioco di leve psicologiche, di superamento delle paure più inconsce, come in
uno sport dove in gioco c’è la vostra vita sia intellettuale, sociale che reale, non c’è competizione
ma consapevolezza che quello di cui stiamo parlando, quello che “vinceremo o perderemo” è la
nostra libertà.